Rubrica Potenziamento degli Apprendimenti: Potenziamento fonologico

Tra gli strumenti volti a potenziare le competenze fonologiche vi è:

GIOCARE CON LE PAROLE: Training fonologico per parlare meglio e prepararsi a scrivere. E.Perrotta, M. Brignola, Erickson, 2016.

MODELLO TEORICO

Molte delle attività svolte nella scuola materna o dell’infanzia hanno come finalità l’acquisizione dei prerequisiti necessari al bambino per poter affrontare, in seguito, l’apprendimento della letto-scrittura. Tale apprendimento inizia e procede percorrendo due strade parallele tra loro e di uguale importanza:

  • il primo percorso sviluppa le capacità visuo-percettive e grafo-motorie;
  • il secondo stimola le competenze linguistiche in generale: fluidità e precisione articolatoria, consapevolezza fonologia, comprensione e produzione di messaggi sempre più complessi, arricchimento del lessico e della sintassi.

Le attività proposte al bambino in età prescolare sono centrate prevalentemente sul primo aspetto mentre minore attenzione viene dedicata alla seconda strada; in particolare in ambito scolastico il lavoro sulla consapevolezza fonologica viene tuttora sottovalutato nonostante il cambiamento di rotta avvenuto negli ultimi dieci anni.

CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA

La consapevolezza fonologica può essere stimolata attraverso un training che guidi il bambino a:

  • Riflettere e conoscere suoni posti all’inizio e alla fine delle parole;
  • Riconoscere la forma delle parole, differenziandole tra lunghe e corte;
  • Riconoscere la somiglianza fonetica tra due parole in rima;
  • Differenziare tutti i suoni che compongono le parole della nostra lingua;
  • Incrementare la fluidità articolatoria attraverso canti, filastrocche, scioglilingua ecc.

STRUTTURA DEL LIBRO

Il libro è organizzato in schede a difficoltà crescente che aiutano il bambino a lavorare su:

  • Parte iniziale di parola;
  • Il fonema;
  • Parte finale di parola;
  • Lunghezza delle parole;
  • Giochi e Appendice (in questa sezione viene utilizzato il ricco patrimonio dei giochi tradizionali che contribuisce a potenziare le abilità linguistiche e metafonologiche con filastrocche e canti e tanto altro)

A CHI è RIVOLTO

Il libro è una proposta operativa di training fonologico che vuole essere d’aiuto agli insegnanti, ai terapisti e ai genitori in diversi contesti:

  • Nella scuola materna e in prima elementare, nelle prime fasi del normale percorso di alfabetizzazione;
  • Nel lavoro con i DSA;
  • In ambito ambulatoriale come integrazione al trattamento logopedico dei disturbi fonologici;
  • Nell’ambito del sostegno a bambini più grandi con deficit cognitivo per affiancare la presentazione della lingua scritta e per diversificare gli intervento.

 

BUON DIVERTIMENTO E BUON LAVORO!

 

Rubrica Potenziamento degli Apprendimenti: Comprensione del Testo

Tra i vari strumenti per lavorare sulla Comprensione del Testo vi è:

“Nuova guida alla Comprensione del testo” (R. De Beni, Cornoldi, B. Carretti, C. Meneghetti, gruppo MT, Erickson).

MODELLO TEORICO:

I quattro volumi “agiscono selettivamente su dieci componenti fondamentali, favorendo nello studente la fissazione di ciascuna di esse e creando le premesse per una loro ottimale integrazione nel normale processo di comprensione e di elaborazione del testo”.

La prima distinzione che troviamo nella guida è quella tra decodifica e comprensione. Per decodifica si intende la capacità di riconoscere e pronunciare correttamente le parole di un testo, per comprensione intendiamo invece la capacità di coglierne il significato. La decodifica è ovviamente strumentale alla comprensione, ma da sola non è sufficiente; le due abilità si fondano su processi cognitivi diversi, sono perciò indipendenti e richiedono un insegnamento diverso.

Il programma di questa guida si basa su di un modello multicomponenziale di lettura che ritiene la comprensione un insieme di abilità mentali riferibili a fattori diversi, indipendenti gli uni dagli altri e che identifica 10 aree fondamentali implicate nella comprensione del testo, che possono essere singolarmente valutate, e su cui singolarmente si può intervenire.

Le 10 aree sono raggruppate in 3 nuclei: Contenuto (Aree 1 e 2), Elaborazione (aree 3, 4, 5, 7, 8), Metacognizione (aree 6, 9, 10).

LE AREE IMPLICATE NELLA COMPRENSIONE DEL TESTO:

Area 1: Personaggi, Luoghi, Tempi e Fatti, (abilità di comprendere lo scenario su cui si sviluppa la vicenda);

Area 2: Fatti e Sequenze (abilità di comprendere approfonditamente gli elementi del testo);

Area 3: Struttura Sintattica (abilità di le funzioni della scrittura);

Area 4: Collegamenti

Area 5: Inferenze lessicali e semantiche (abilità di integrare ciò che si sa e ciò che si legge),

Area 6: Sensibilità al testo (aspetto della metacognizione)

Area 7: Gerarchia del testo (abilità di rilevare il livello gerarchico delle informazioni contenute nel testo);

Area 8: Modelli mentali (abilità di costituire un modello mentale del testo);

Area 9: Flessibilità (abilità di cambiare strategia durante la lettura in base agli scopi prefissati);

Area 10: Errori e incongruenze (abilità di rilevare lavoro l’errore e sull’autocorrezione).

I 4 VOLUMI:

La guida si compone di 4 volumi:

  1. il primo volume presenta una parte introduttiva, con i fondamenti teorici sui quali l’opera si fonda, la seconda parte contiene, per ogni sottoabilità considerata, due prove oggettive standardizzate per la valutazione (una di livello A dagli 8 agli 11anni e una di livello B dai 12 ai 14 anni).
  2. Il secondo volume contiene 20 schede di valutazione per le 10 sottoabilità considerate e 20 schede operative per intervenire nelle aree compromesse (5/8 anni).
  3. Il terzo volume presenta tutte le diverse e numerose schede di intervento per bambini dagli 8 agli 11 anni.
  4. Il quarto volume presenta tutto il materiale di intervento per ragazzi dai 12 ai 15 anni.

A CHI è RIVOLTA?

Questa guida è rivolta a soggetti dai 5 ai 15 anni ed il suo scopo è quello di promuovere le abilità di comprensione del testo.

 

BUON LAVORO E BUON DIVERTIMENTO!!

 

 

 

Rubrica Potenziamento degli Apprendimenti: la Velocità di lettura!

Tra gli strumenti volti a potenziare la Velocità di lettura vi è:

“Occhio alle parole. Strategie di lettura visiva e la comprensione lessicale” (M. Brignola, E. Perrotta, M.C. Tigoli, Erickson)

 

MODELLO TEORICO

Quando parliamo di lettura i principali modelli teorici che troviamo in letteratura sono:

  • Modello a due vie (Coltheart, 1978) secondo cui è possibile leggere attraverso due vie:

Via Sub-lessicale o fonologica (conversione grafema-fonema)

Via semantico-lessicale (utilizzo della memoria visiva)

  • Modello ad unica via secondo cui vi è un’integrazione continua tra processi di decodifica grafema-fonema, sintesi sillabica e lettura lessicale.

L’approccio di questo libro è un approccio INTEGRATO che sottolinea la complessità della letto-scrittura come risultante di molteplici competenze differenti il cui funzionamento deve essere integrato.

Inoltre viene sottolineata l’importanza per la riabilitazione di molteplici ambiti quali la neuropsicologia, la psicologia cognitiva le  teorie e i modelli delle emozioni ecc.

 

STRUTTURA DEL LIBRO

Il libro è organizzato in 11 sezioni:

1 DENOMINAZIONE RAPIDA (Giochi di riscaldamento)

2 RICERCA VISIVA (Giochi di riscaldamento)

3 LETTURA RAPIDA DI SILLABE E PAROLE (Sillabe e parole)

4 TROVA LA PAROLA (Ricerca rapida di parole)

5 C’ERA LA PAROLA? (Lettura di parole e memoria verbale)

6 OCCHIO AL SIGNIFICATO (Lettura, comprensione di parole e confronto semantico

7 LEGGI E RILEGGI (Lettura reiterata di frasi)

8 OCCHIO ALLA FRASE (Lettura e comprensione di frasi)

9 VERO O FALSO (Lettura e comprensione di frasi)

10 RACCONTI BUFFI (Comprensione del testo)

11 TESTI INFORMATIVI (Comprensione del testo)

 

A CHI è RIVOLTO?

Il libro è rivolto ai bambini tra gli 8 e i 13 anni che hanno difficoltà nella velocità di lettura;

L’intento del programma è quello di promuovere dapprima il superamento della lettura di tipo analitico-decifratorio per avvicinare via via il bambino ad una lettura di tipo visivo favorendo la possibilità di accesso più rapido e diretto al significato.

Il materiale e gli esercizi del volume , si prestano bene anche ad essere utilizzati non solo in ambito riabilitativo ma anche in ambito domiciliare e scolastico!

 

BUON LAVORO E BUON DIVERTIMENTO!!

Rubrica Potenziamento degli Apprendimenti: le abilità Visuo-Spaziali

Tra gli strumenti per lavorare sulle abilità visuo-spaziali vi è:

“Recupero in abilità Visuo-Spaziali. Percorsi e attività per la scuola primaria e secondaria di primo grado”.

  • PERCHE’ PARLIAMO DI ABILITA’ VISUO-SPAZIALI NEL POTENZIAMENTO DEGLI  APPRENDIMENTI?

Nel corso degli ultimi due decenni, un crescente corpo di dati ha messo in evidenza il ruolo svolto dalle abilità visuo-spaziali negli apprendimenti scolastici.

Generalmente, quando si parla di scuola, si pensa all’acquisizione della capacità d scrivere, leggere, fare i conti, ovvero a compiti che coinvolgono principalmente i processi cognitivi di tipo verbale..

Tuttavia, anche se in misura minore, per sapere leggere e scrivere e incolonnare i numeri sono necessarie anche le abilità visuo-spaziali.

Infatti, nella fase di acquisizione della letto-scrittura, è fondamentale poter contare sull’efficienza delle funzioni non verbali, perché il bambino deve imparare ad effettuare un lavoro seriale, procedendo, sia con i movimenti oculari che con quelli del polso e della mano da sinistra a destra.

Inoltre le abilità visuo-spaziali saranno necessarie al bambino per imparare a riconoscere i grafemi (l’aspetto strutturale di ogni segno grafico), i segni algebrici e così via…

  • COSA CI DICONO LE EVIDENZE SCIENTIFICHE?

Gli studi pioneristici di Baddeley e Hitch (1974) hanno messo in evidenza il ruolo centrale della Memoria di Lavoro (ML) nell’apprendimento scolastico.

Tale sistema è costituito da una componente di controllo, l’esecutivo centrale, e da una serie di sottosistemi, dei quali i più conosciuti sono: il ciclo articolatorio e il taccuino visuo-spaziale ognuno con una specifica ed importante funzione.

Il taccuino visuo-spaziale elabora e mantiene temporaneamente gli stimoli visivi (colore, forma, tessitura) ed è responsabile dei percettivi visivi, della creazione e della ritenzione delle immagini mentali (Baddeley, 1986).

Diverse evidenze sperimentali dimostrano che rispetto ai bambini normodotati, i ragazzi con scarse abilità visuo-spaziali incontrano notevoli difficoltà negli apprendimenti scolastici che richiedono l’elaborazione attiva degli stimoli (Cornoldi, Dalla Vecchia e Tressoldi, 1995), la manipolazione delle immagini mentali e il confronto tra gli stimoli visivi.

Per approfondire consultare le ricerche del neuropsicologo canadese Byron Rourke…

  • STRUTTURA DEL PROGRAMMA:

Il training Recupero in… Abilità visuo-spaziali si compone di un software multimediale e di un programma cartaceo.

I compiti proposti coinvolgono attivamente il dominio cognitivo non verbale, in una sorta di gioco dell’oca articolato lungo la coda di un cavalluccio marino!

Uno dei punti di forza del programma è la natura altamente interattiva e coinvolgente delle attività proposte!

  • A CHI E’ RIVOLTO?

Il training si configura come un intervento utile per potenziare le funzioni visuo-spaziali a partire dalla fine del primo ciclo della scuola primaria!

Può essere utilizzato anche con ragazzi con un profilo cognitivo caratterizzato da deficit visuo-spaziali (ad esempio ragazzi con sindrome di Williams).

 

BUON LAVORO E BUON DIVERTIMENTO!!

Come parlare di Dislessia in classe

Molto spesso ci troviamo di fronte a questo tipo di domande/affermazioni:

  • “Se tutta la classe saprà, diventerà oggetto di presa in giro o verrà preso di mira!”
  • “Se lascerò utilizzare uno strumento a quel bimbo poi dovrò farlo utilizzare a tutti, come faccio?”
  • “L’importante è che noi insegnanti sappiamo. Tra noi ed il bimbo ci impegneremo poi a mantenere il segreto così da non farlo sentire diverso!”;

E’ importante dunque tenere a mente alcuni punti:

  • Per prima cosa è importante che il bimbo con DSA sappia della sua diagnosi, è importante dare un nome alle sue caratteristiche ed in questo gioca un ruolo fondamentale la famiglia;
  • È importante inoltre che la famiglia, dopo aver parlato con il proprio bimbo/a si interfacci con gli insegnanti affinché anche in classe non ci siano segreti!
  • È importante che tutta la classe venga coinvolta e che il bambino possa sentirsi libero e legittimato di parlare delle sue caratteristiche e di poter utilizzare gli strumenti a lui necessari!

Perché evitare il segreto?

Se teniamo nascoste le caratteristiche del bambino, quest’ultimo molto probabilmente penserà che in lui c’è qualcosa di sbagliato, da nascondere e ciò potrà essere motivo di sentimenti di inadeguatezza che interferiranno con la vita scolastica ma soprattutto con la sfera emotiva!

Alcuni consigli utili:

  • Una volta avuto il consenso dai genitori proviamo a dedicare un po’ di tempo a questo argomento in classe;
  • Partiamo ponendoci domande a noi stessi: siamo ben informati a riguardo? Cosa ne pensiamo? Come ci sentiamo in questo tipo di lavoro? Chiediamoci se è il caso per noi di farci aiutare/affiancare da un esperto in materia..
  • Introduciamo il concetto di Dislessia (o di qualsivoglia altro DSA) e lasciamo spazio all’immaginazione dei bambini, cosa ne sanno, cosa immaginano che siano…ecc.
  • Proviamo a leggere insieme un libro sul tema o un film (di seguito ve ne consigliamo alcuni);
  • Una volta terminata la visione discutiamone con i bimbi, portando soprattutto l’attenzione su come si sono sentiti durante la visione/lettura;
  • Proviamo ad inventare alcuni laboratori tra i bimbi volgendo lo sguardo su le risorse e le difficoltà sottolineando come ognuno di noi/loro possiede delle diverse caratteristiche fatte di punti di forza e di punti di debolezza;
  • Utilizziamo un linguaggio semplice, chiaro, diretto;
  • Poniamo attenzione al «sentirsi» dei bambini durante i laboratori;

Consigli su materiali da utilizzare:

“Sulla nostra terra sono spuntate piccole stelle che con la loro luce hanno illuminato il mondo perché sono riuscite a farci guardare le cose con i loro occhi. Pensavano in maniera diversa, le persone vicine non lo accettavano e le hanno ostacolate. Loro però ne sono uscite vincenti e tutto il mondo è rimasto a bocca aperta”
“Stelle sulla Terra” (Taare Zamen Par)

Rubrica Strumenti Compensativi: la Videoscrittura

Cos’è?

La videoscrittura è uno strumento compensativo efficace ma poco utilizzato!

Basta avere un computer e seguire dei piccoli ma importanti accorgimenti:

  • Aiutare il bambino ad impratichirsi nell’uso della tastiera attraverso l’utilizzo di diversi software appositi;
  • Affinché il suo uso sia adeguato, utilizzare la videoscrittura insieme ad un buon sintetizzatore vocale;
  • Accompagnare il bambino nell’utilizzo dello strumento sia a casa che a scuola;

Quando utilizzarla?

Laddove si manifestano delle difficoltà:

  1. grafiche (Disgrafia)
  1. ortografiche (Disortografia)

Quali sono i suoi vantaggi?

I programmi di videoscrittura permettono di:

  • Ridurre lo sforzo necessario per scrivere e l’eccessivo carico cognitivo;
  • Individuare, grazie al correttore ortografico, le parole scorrette;
  • Facilitare il processo di autocorrezione!

Quali Software scegliere?

I programmi di video scrittura più utilizzati sono:

  • Pick Editor;
  • Microsoft Word:
  • Pages;
  • libreOffice Writer;
  • WordPerfect.

Per allenare invece il bambino all’uso della tastiera:

  • Programmi gratuiti: Alphattack, Tutore dattilo, Sense-lang, TuxType, Keyzard, 10 dita.
  • Programmi a pagamento: Bachi spaziali, scrivere con la tastiera.

Nella scelta del software è importante valutare:

  • Le caratteristiche del bambino;
  • Le difficoltà del bambino;
  • L’età del bambino;

È inoltre importante tenere a mente quali obiettivi abbiamo in mente con la scelta del Software!!

«Far usare gli strumenti compensativi NON SIGNIFICA FACILITARE il bambino, infatti “sono misure che non violano l’imparzialità, ma al contrario mettono il bambino con disturbo dell’apprendimento sullo stesso piano dei suoi compagni»

(Giacomo Stella)

Che cos’è la psicoterapia? E la Psicoterapia Psicoanalitica Relazionale?

COS’è LA PSICOTERAPIA?

La psicoterapia è un percorso volto ad affrontare le difficoltà psicologiche, relazionali ed emotive al fine di promuovere il benessere della persona.

PERCHè INIZIARE UNA PSICOTERAPIA?

Molti ritengono che iniziare una psicoterapia significhi un non riuscire a cavarsela da soli, un atto di debolezza, un luogo confinato all’”insanità mentale”.

Al contrario, la Psicoterapia offre un’occasione per la persona di trovarsi e ritrovarsi in un proprio spazio, più sentito, più desiderato, più creativo.

COS’è LA PSICOANALISI RELAZIONALE?

Modello di Psicoanalisi della Relazione si propone di rileggere la ricca tradizione psicoanalitica alla luce dei presupposti epistemici attuali. Ne deriva un punto di vista nuovo e originale.

Secondo tale modello la patologia è l’espressione della rigidità strutturale che porta alla paura di sperimentare l’inevitabile riproporsi del fallimento.

L’obiettivo del metodo relazionale è la facilitazione della ripresa del processo evolutivo, ovvero della possibilità di apprendimento di sé. L’aumento della capacità di tener conto del proprio mondo interno ed esterno, della presenza a sé stessi, fornisce elementi nuovi ed utili per riorientare la propria traiettoria di vita.

“Scoprire la verità sul paziente vuol dire sempre scoprirla con lui e per lui.. e vuol dire scoprire la verità tra l’uno e l’altro, dato che la verità degli esseri umani è rivelata nel loro essere in relazione gli uni con gli altri…La comprensione (del paziente) sembrerebbe un atto che implica una qualche sorta di mutuo impegno, una forma particolare di incontro delle menti”

(Loewald, 1980, p.382)

Rubrica Strumenti Compensativi: IncollonAbili!

CHE COS’è?

  • E’ un software che stampa “etichette” da incollare sul quaderno per guidare il bambino nelle procedure di addizione, sottrazione e moltiplicazione!!

 

A COSA SERVE?

Per  compensare la mancata pianificazione e/o realizzazione da parte dei bambini con difficoltà e disturbi:

  • Visuo-spaziali;
  • Grafo-motori;
  • Prassici;
  • (o con) Discalculia;

 

QUALI SONO I SUOI VANTAGGI?

  • Consente il mantenimento della proceduta tramite affordance e vincoli grafici;
  • Facilita l’incolonnamento;
  • Le strutture diversificate aiutano il carico della memoria;
  • Alleggerisce e semplifica le procedure;
  • Aiuta la coordinazione occhio-mano;

 

COME E DOVE TROVARE IL SOFTWARE?

Il Software è gratuito e lo troviamo facilmente sul web al seguente link:

https://sites.google.com/site/leggixme/matematica

Basta disporre di una stampante ed il gioco è fatto!!

Rubrica Strumenti Compensativi: La Calcolatrice Parlante!

CHE COS’è?

  • È una calcolatrice speciale dotata di sintesi vocale integrata!
  • ..quindi è una calcolatrice che non solo aiuta il bambino a fare i calcoli ma lo aiuta anche nel compensare i problemi di digitazione (e non solo..)
  • si trova all’interno di diversi software compensativi (gratuiti e a pagamento);

 

A COSA SERVE?

  • Permette di svolgere i calcoli;
  • Permette di evitare gli errori di digitazione dei numeri sulla tastiera;
  • Permette di evitare di commettere errori di inversione delle cifre;
  • Permette di riconoscere il giusto valore posizionale degli zeri e delle cifre;
  • Permette di utilizzare non solo la via visiva ma anche la via uditiva;
  • Permette di compensare anche le difficoltà legate al distinguere i simboli (difficoltà visuo-spaziali) delle quattro operazioni;
  • Permette di fare un’operazione di ”controllo” del procedimento svolto!

 

QUALI SONO I SUOI VANTAGGI?

E’ una risorsa che aiuta il bambino non soltanto a compensare le difficoltà nel calcolo mentale ma anche nelle competenze:

  • Lessicali
  • Sintattiche
  • Semantiche

 

QUALI SOFTWARE SCEGLIERE?

Sul web sono presenti:

  • Programmi gratuiti: mateXme, App per Android;
  • Programmi a pagamento: Super quaderno (Primaria); ePico, Carlo Mobile, Personal Reader (Scuola Secondaria)

Nella scelta del software è importante valutare:

  • Le caratteristiche del bambino;
  • Le difficoltà del bambino;
  • L’età del bambino;

È inoltre importante tenere a mente quali obiettivi abbiamo in mente con la scelta del Software!!

 

«È  molto importante crescere insieme con gli strumenti compensativi, usarne più di uno adattandoli ai bisogni diversi, ma soprattutto avendo tempo di scoprirne le potenzialità e sfruttarle in modo produttivo mescolando le proprie risorse con le risorse della macchina»

LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

 

 

Lo Studio PSEN propone i 💻CORSI ON-LINE💻 sulla:
📋VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI📋

-Venerdì 17 Luglio 📚LA VALUTAZIONE DEI PROCESSI DI LETTURA📚
-Venerdì 18 Settembre✍️LA VALUTAZIONE DEI PROCESSI DI SCRITTURA✍️
-Venerdì 16 Ottobre 🔢LA VALUTAZIONE DEI PROCESSI DEL CALCOLO🔢

💻I I Corsi si terranno ON-LINE;
ℹ️Saranno rivolti a Psicologi e Logopedisti;
✍️Le iscrizioni saranno possibili fino al 12 Luglio;
Se hai domande e vuoi saperne di più scrivici per e-mail all’indirizzo info@studiopsen.it e potrai partecipare alla 🆓live gratuita🆓 che si terrà il giorno Mercoledì 1 Luglio alle ore 19:30 in cui vi spiegheremo in che cosa consisteranno i Corsi con i relativi programmi e risponderemo a tutte le vostre domande!