Rubrica Strumenti Compensativi: la Videoscrittura

Cos’è?

La videoscrittura è uno strumento compensativo efficace ma poco utilizzato!

Basta avere un computer e seguire dei piccoli ma importanti accorgimenti:

  • Aiutare il bambino ad impratichirsi nell’uso della tastiera attraverso l’utilizzo di diversi software appositi;
  • Affinché il suo uso sia adeguato, utilizzare la videoscrittura insieme ad un buon sintetizzatore vocale;
  • Accompagnare il bambino nell’utilizzo dello strumento sia a casa che a scuola;

Quando utilizzarla?

Laddove si manifestano delle difficoltà:

  1. grafiche (Disgrafia)
  1. ortografiche (Disortografia)

Quali sono i suoi vantaggi?

I programmi di videoscrittura permettono di:

  • Ridurre lo sforzo necessario per scrivere e l’eccessivo carico cognitivo;
  • Individuare, grazie al correttore ortografico, le parole scorrette;
  • Facilitare il processo di autocorrezione!

Quali Software scegliere?

I programmi di video scrittura più utilizzati sono:

  • Pick Editor;
  • Microsoft Word:
  • Pages;
  • libreOffice Writer;
  • WordPerfect.

Per allenare invece il bambino all’uso della tastiera:

  • Programmi gratuiti: Alphattack, Tutore dattilo, Sense-lang, TuxType, Keyzard, 10 dita.
  • Programmi a pagamento: Bachi spaziali, scrivere con la tastiera.

Nella scelta del software è importante valutare:

  • Le caratteristiche del bambino;
  • Le difficoltà del bambino;
  • L’età del bambino;

È inoltre importante tenere a mente quali obiettivi abbiamo in mente con la scelta del Software!!

«Far usare gli strumenti compensativi NON SIGNIFICA FACILITARE il bambino, infatti “sono misure che non violano l’imparzialità, ma al contrario mettono il bambino con disturbo dell’apprendimento sullo stesso piano dei suoi compagni»

(Giacomo Stella)

Rubrica Strumenti Compensativi I dizionari Elettronici

COSA SONO

I Dizionari Elettronici sono strumenti compensativi che rientrano nella categoria della tecnologia da utilizzare per l’apprendimento delle lingue straniere (inglese, francese, tedesco, spagnolo, ecc.)

 

COME FUNZIONANO

I Dizionari Elettronici hanno la stessa funzione dei dizionari tradizionali, ma si consultano al PC o su dispositivi portatili come Tablet o eBook.

Oltre alla definizione dei termini, i Dizionari Elettronici propongono anche sinonimi e contrari delle singole parole.

Il contenuto tradotto può essere letto anche attraverso la sintesi vocale.

Sono molto utili inoltre se vengono integrati sia con un file audio che permette la corretta pronuncia della parola, sia con un’immagine del concetto definito. In questo modo si potrà sfruttare sia il canale uditivo che quello visivo.

Rispetto a ciò esistono dei veri dizionari illustrati che includono delle immagini rappresentative dei singoli termini.

 

QUANDO E’ CONSIGLIABILE UTILIZZARLI

Essendo uno strumento compensativo ad alta tecnologia è consigliabile utilizzarli a partire dalla scuola secondaria di primo grado.

E’ necessario considerare inoltre la destrezza e la conoscenza che il ragazzo ha con la tecnologia ed i mezzi informatici, e l’accessibilità che il ragazzo ha a tale strumento.

 

QUALI SONO I VANTAGGI

I Dizionari Elettronici sono utili sia a casa durante lo studio che a scuola durante le verifiche in classe.

Inoltre i Dizionari Elettronici vanno incontro alle esigenze dei docenti poiché non si collegano al web e non permettono di caricare altri contenuti.

Funzionano anche da correttore ortografico e risolvono cruciverba, anagrammi e ricercano verbi frasali.

 

 

«Date un credito di fiducia ai vostri alunni e loro ve lo restituiranno con il successo nella loro vita.

Magari voi non lo sapete, ma loro si ricorderanno e ve ne saranno riconoscenti»

Giacomo Stella

 

Rubrica Strumenti Compensativi: Tabelline con il Metodo Analogico

COS’E’ IL METODO ANALOGICO?

Il metodo analogico è stato ideato dal maestro Camillo Bortolato e fa leva sull’intuito che i bambini hanno di trasformare l’apprendimento della matematica in un percorso divertente di scoperta, accompagnando i bambini nell’apprendimento in modo naturale attraverso analogie.

L’approccio consente di apprendere grazie all’uso di strumenti concreti, vedendo e facendo in prima persona, e favorisce curiosità, desiderio, emozioni positive, fattori alla base di un apprendimento coinvolgente.

 

COME SI USA LO STRUMENTO?

Lo strumento consiste in una tavoletta  all’interno del quale vengono inserite delle schede illustrate delle tabelline che vanno dal 2 al 9. Il bambino imparerà le tabelline sulla base della memoria visiva e dell’apprendimento associativo.

Per ogni risultato il bimbo assocerà delle immagini e delle «parole gancio», così da rievocare facilmente la risposta giusta.

Tali legami associativi sia visivi che fonici verranno memorizzati e faranno giungere il bambino ad un risultato automatizzato.

 

QUALI SONO I VANTAGGI?

L’utilizzo di tale strumento permette di:

  • Imparare le tabelline in maniera naturale, piacevole e gratificante accedendo in maniera sicura e veloce alle moltiplicazioni e sfruttando le associazioni sia visive (immagini) che fonetiche (parole gancio).
  • Superare l’emozione di paura che il bambino può sperimentare di fronte alla memorizzazione delle tabelline.
  • Sostituire la faticosa ripetizione meccanica con un gioco stimolante.

 

UNO STRUMENTO COMPENSATIVO…

Tale strumento nasce come metodo di studio innovativo, ma lo consigliamo a partire dalla terza elementare come ausilio compensativo.

Permette, in maniera accattivante, di aiutare i bambini a svolgere moltiplicazioni e divisioni facendo leva sulla disposizione spaziale, sulla memoria visiva e sulle figure gancio.

Lo strumento è accompagnato inoltre sia da carte da gioco delle tabelline, che da una striscia colorata la quale permette di affiancare il bambino verso l’acquisizione delle tabelline nel corso del tempo.

Rubrica Strumenti Compensativi: IncollonAbili!

CHE COS’è?

  • E’ un software che stampa “etichette” da incollare sul quaderno per guidare il bambino nelle procedure di addizione, sottrazione e moltiplicazione!!

 

A COSA SERVE?

Per  compensare la mancata pianificazione e/o realizzazione da parte dei bambini con difficoltà e disturbi:

  • Visuo-spaziali;
  • Grafo-motori;
  • Prassici;
  • (o con) Discalculia;

 

QUALI SONO I SUOI VANTAGGI?

  • Consente il mantenimento della proceduta tramite affordance e vincoli grafici;
  • Facilita l’incolonnamento;
  • Le strutture diversificate aiutano il carico della memoria;
  • Alleggerisce e semplifica le procedure;
  • Aiuta la coordinazione occhio-mano;

 

COME E DOVE TROVARE IL SOFTWARE?

Il Software è gratuito e lo troviamo facilmente sul web al seguente link:

https://sites.google.com/site/leggixme/matematica

Basta disporre di una stampante ed il gioco è fatto!!

Rubrica Strumenti Compensativi: La Calcolatrice Parlante!

CHE COS’è?

  • È una calcolatrice speciale dotata di sintesi vocale integrata!
  • ..quindi è una calcolatrice che non solo aiuta il bambino a fare i calcoli ma lo aiuta anche nel compensare i problemi di digitazione (e non solo..)
  • si trova all’interno di diversi software compensativi (gratuiti e a pagamento);

 

A COSA SERVE?

  • Permette di svolgere i calcoli;
  • Permette di evitare gli errori di digitazione dei numeri sulla tastiera;
  • Permette di evitare di commettere errori di inversione delle cifre;
  • Permette di riconoscere il giusto valore posizionale degli zeri e delle cifre;
  • Permette di utilizzare non solo la via visiva ma anche la via uditiva;
  • Permette di compensare anche le difficoltà legate al distinguere i simboli (difficoltà visuo-spaziali) delle quattro operazioni;
  • Permette di fare un’operazione di ”controllo” del procedimento svolto!

 

QUALI SONO I SUOI VANTAGGI?

E’ una risorsa che aiuta il bambino non soltanto a compensare le difficoltà nel calcolo mentale ma anche nelle competenze:

  • Lessicali
  • Sintattiche
  • Semantiche

 

QUALI SOFTWARE SCEGLIERE?

Sul web sono presenti:

  • Programmi gratuiti: mateXme, App per Android;
  • Programmi a pagamento: Super quaderno (Primaria); ePico, Carlo Mobile, Personal Reader (Scuola Secondaria)

Nella scelta del software è importante valutare:

  • Le caratteristiche del bambino;
  • Le difficoltà del bambino;
  • L’età del bambino;

È inoltre importante tenere a mente quali obiettivi abbiamo in mente con la scelta del Software!!

 

«È  molto importante crescere insieme con gli strumenti compensativi, usarne più di uno adattandoli ai bisogni diversi, ma soprattutto avendo tempo di scoprirne le potenzialità e sfruttarle in modo produttivo mescolando le proprie risorse con le risorse della macchina»

Rubrica Strumenti Compensativi: “C-Pen” Penne Scanner

CHE COS’E ?

La C-Pen è una penna scanner che ha:

  • Un sistema di riconoscimento ottico dei caratteri
  • La sintesi vocale

Risulta una strumento compensativo utile per tutti i ragazzi e studenti che presentano difficoltà di lettura.

 

COME FUNZIONA ?

La C-Pen può essere utilizzata come un evidenziatore.

Si usa passandola sul foglio di carta e la sintesi vocale leggerà i testi, riga per riga, negli auricolari del ragazzo in 5 lingue differenti (Italiano, Inglese, Spagnolo, Francese e Tedesco).

 

UTILITA’ E VANTAGGI

Con la C-Pen, i ragazzi con difficoltà di lettura diventano completamente autonomi. Questo rappresenta un grande vantaggio sia durante i compiti a  casa che a scuola, poiché lo studente non avrà più bisogno di lettori di supporto accanto (insegnante, genitore, ecc) e potrà svolgere lo studio a casa, le verifiche, gli esami, i test e le prove invalsi in totale autonomia.

 

QUALI TIPOLOGIE ESISTONO ?

Esistono diverse tipologie di penne scanner che è possibile scegliere in base ai bisogni del ragazzo.

  • Ci sono penne scanner che non si connettono a internet né al pc e quindi più adeguate per le verifiche, gli esami e i test (Es. C-Pen Exam Reader).
  • Ci sono penne scanner che dopo aver acquisito le righe di testo possono inviarle al pc e all’editor compatibile. Questo permetterà di acquisire tabelle, immagini, creare mappe e riassunti (Es. IRISPen Air 7).

 

«Ogni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l’armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un’orchestra che prova la stessa sinfonia»

Diario Di Scuola, Daniel Pennac

Rubrica Strumenti Compensativi: Il Tubò Pitagorico

COS’E’ E A COSA SERVE?

Il Tubo’ Pitagorico è un gioco didattico che avvicina i bambini al mondo della matematica con lo scopo di far imparare le tabelline in maniera costruttiva e senza noia.

 

COME FUNZIONA ?

Il Tubò  è costituito da un tubo ed ha agli estremi due manopole ruotabili, una blu e l’altra rossa.

La parte centrale è dotata di alcune finestre nelle quali è possibile far comparire i numeri dal’1 al 10.

Basta girare le due manopole colorate  all’estremità del tubo per ottenere subito il risultato della moltiplicazione o della divisione desiderata.

 

STRUMENTO COMPENSATIVO PER QUALE ETA’ ?

Il Tubo’ può essere utilizzato come strumento compensativo, e rientra nella categoria a bassa tecnologia.

Il suo utilizzo è consigliabile dalla classe terza della scuola primaria come strumento di aiuto nell’acquisizione delle tabelline, e come strumento compensativo dalla quarta classe della scuola primaria.

 

QUALI SONO I SUOI VANTAGGI ?

E’ comodo, tascabile e permette di essere portato ovunque e mantenersi sempre in esercizio.

Stimola i bambini ad auto-interrogarsi e auto-monitorare il risultato favorendo la consapevolezza delle proprietà matematiche.

E’ semplice da utilizzare tanto da diventare un vero gioco per i bambini.

Svolgendo le attività proposte con il Tubo’, il bambino acquisisce dimestichezza, flessibilità e padronanza nell’uso delle tabelline, apprendendole non in modo meccanico ma come prezioso strumento per il calcolo e il problem solving aritmetico.

 

«Se non imparo nel modo in cui tu insegni, Insegnami nel modo in cui io imparo»

 

Rubrica Strumenti Compensativi: Le Mappe Concettuali

Studio PSEN Le mappe concettuali

1.CHE COSA SONO E A COSA SERVONO ?

Le mappe concettuali rientrano tra gli strumenti compensativi e hanno lo scopo di rappresentare, interpretare,  rielaborare e trasmettere le informazioni in modalità visiva.

2.QUANTI TIPI ESISTONO ?

Esistono 3 tipi di mappe:

1)Mappe Mentali

-Hanno una forma a raggiera

-Sono organizzate attorno ad una parola chiave

-Sono usate per rappresentare le idee e il pensiero per associazione

-Usano il colore e le immagini

2) Mappe Concettuali 

-Si usano per rappresentare le relazioni che si stabiliscono tra i concetti principali

-Hanno una struttura gerarchica

3) Mappe multimediali

-Sono Strumenti digitali

-Arricchiscono le mappe con elementi multimediali come audio, video e link

3.QUALI SONO I VANTAGGI ?

  • Funzionano come modello per organizzare e strutturare le informazioni,
  • Permettono di memorizzare per immagini e ricordare con più facilità le informazioni attraverso il canale visivo,
  • Rappresentano uno strumento per far collaborare gli allievi e per studiare insieme.

4. QUALI PROGRAMMI UTILIZZARE ?

  • Programmi gratuiti: CmapTools permette di creare gratuitamente mappe concettuali elaborate e visualmente significative; FreeMind permette di creare gratuitamente mappe concettuali disegnando nodi.
  • Programmi a pagamento: IperMappe 2 permette di creare mappe multimediali partendo da contenuti digitali, libri digitali pdf; SuperMappe Classic permette di creare mappe multimediali che prendono vita con pochi clic e hanno uno stile prettamente visivo.

 

«Lo strumento compensativo ha l’obiettivo di mettere l’alunno con DSA sullo stesso piano dei suoi compagni»

Qual è il ruolo degli insegnanti nei confronti dei bambini con DSA ?

Studio PSEN Qual È Il Ruolo Degli Insegnanti Nei Confronti Dei Bambini Con DSA?

Lo scopo principale è quello di far acquisire al sistema scolastico una sufficiente autonomia per riuscire a gestire le difficoltà del bambino.

Di seguito alcuni punti critici da considerare:

  1. Aumentare la conoscenza e la consapevolezza degli insegnanti.

Il clinico e il familiare possono comunicare e condividere la diagnosi con gli insegnanti;

– Con l’aiuto del clinico si andranno ad approfondire gli aspetti teorici e poi pratici riguardanti i DSA;

– L’insegnante dovrà arricchire il proprio bagaglio di strategie per lavorare con un bambino che presenta un disturbo evolutivo così da delineare gli strumenti compensativi e dispensativi adatti per quel bambino.

2. Riconoscere le proprie emozioni collegate al riconoscimento del disturbo del bambino. Un insegnante potrebbe infatti:

  • sentirsi in colpa per non averlo aiutato a sufficienza in passato
  • sentirsi preoccupato e non all’ altezza di aiutarlo adeguatamente
  • essere espulsivo perché non si sente in grado di gestirlo
  • sentirsi dispiaciuto per il futuro scolastico dell’alunno
  • percepire maggiormente lo stress perché sa che deve svolgere un lavoro più complesso e faticoso.

E’ fondamentale che il clinico sappia mettere gli insegnanti nella condizione di ascoltare le proprie emozioni e che queste vengano accettate così come sono, senza giudicarle negativamente o reprimerle.

3. Sviluppare autonomia nella gestione dell’alunno. Per ciascun alunno:

-Tenere in considerazione lo stile cognitivo specifico, le modalità di apprendimento, i punti di forza e di debolezza;

– Costruire un PDP, Personalizzare l’apprendimento, e predisporre le strategie didattiche più utili per garantire a ogni studente una propria forma di eccellenza cognitiva;

– Applicare gli adattamenti scelti dall’ insegnante in modo coerente e sistematico;

– Non arrendersi al primo fallimento, le strategie vanno sperimentate sul campo, su quel bambino, in quel contesto, e se quella strategia non porta all’ obiettivo prefissato, capire cosa ha e non ha funzionato per migliorare la strategia in modo flessibile.

OCCORRE QUINDI FLESSIBILITÀ, PADRONANZA DELLE MISURE COMPENSATIVE EFFICACI, COMPETENZE METODOLOGICHE INNOVATIVE E CREATIVE.

4. Comunicare con i Genitori. E’ bene che gli insegnanti:

-Diano un feedback alla famiglia su come procede l’intervento a scuola rispetto agli adattamenti didattici per gli apprendimenti, organizzativi per l’attenzione, ai contratti educativi per i comportamenti.

– Stabiliscano chi far partecipare durante gli incontri, può essere presente la figura del clinico che segue il bambino, così da poter esplicitare gli obiettivi, le aspettative, come avverrà il passaggio verso l’autonomia, quali potrebbero essere le difficoltà e alcune indicazioni su come gestirle.

E’ bene quindi Costruire una buona rete di lavoro tra la Scuola, la Famiglia e il Clinico che segue il bambino, così da lavorare al meglio per consentire ad ogni bimbo di sviluppare i propri talenti

DSA e Valutazioni: cosa ci dicono le Linee Guida?

Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni. A tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove d’esame, sono adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove” (D.M. 12 LUGLIO 2011, ARTICOLO 6).

Cosa ci dicono le Linee Guida in merito alle modalità e ai tempi di Verifica?

La scuola, in base allo specifico Piano Didattico Personalizzato del bambino/a deve considerare:

  • La valorizzazione del processo di apprendimento dell’alunno;
  • l’ adattamento dei tempi nelle prove scritte e predisposizione di verifiche scritte più brevi;
  • La facilitazione della decodifica;
  • La predisposizione di verifiche scritte strutturate;
  • La predisposizione di verifiche scritte scalari;
  • La predisposizione di verifiche scritte accessibili;
  • La valutazione più del contenuto che della forma;
  • La compensazione dello scritto con l’orale;
  • La pianificazione delle verifiche;
  • La gestione dei tempi nelle verifiche orali;
  • La valorizzazione del contenuto nell’esposizione orale;
  • L’ uso di strumenti compensativi tecnologici ed informatici;
  • La valutazione delle lingue straniere;
  • Favorire un clima d’aula tranquillo.

E per quanto riguarda l’esame di stato?

La Commissione d’esame – sulla base di quanto previsto dall’articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n.122 e dal relativo decreto ministeriale n.5669 del 12 luglio 2011 di attuazione della legge 8 ottobre 2010, n. 170, recante Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico – nonchè dalle Linee Guida allegate al citato decreto ministeriale n. 5669 del 2011, – considerati gli elementi forniti dal Consiglio di classe, terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, adeguatamente certificate, relative ai candidati con disturbi specifici di apprendimento (DSA), in particolare, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell’ambito dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati.

È importante che tutto ciò che è scritto nel PDP (piano Didattico Personalizzato) del ragazzo venga rispettato ed adottato in sede di esame!

Perché è importante una”corretta” valutazione?

“La mission del sistema educativo e scolastico non può prescindere dalla formazione del soggetto nella sua interezza, in modo completo, armonico ed equilibrato, in una visione olistica, che considera l’individuo non come oggetto e mezzo per produrre ma come essere senziente, pensante, dotato di emozioni, che agisce acquisendo conoscenze e sapendole applicare in modo abile. Per questo nella fase valutativa è importante che l’insegnante fornisca un feedback educativo che valorizzi l’alunno senza penalizzarlo, attraverso la rilevazione degli elementi positivi contenuti nelle risposte, la considerazione degli aspetti che si possono migliorare e potenziare, l’attestazione dei risultati conseguiti, focalizzando l’attenzione sul lavoro svolto, senza sminuire il valore del soggetto in età evolutiva“.