Un gruppo di ricercatori italiani ha indagato il sistema attributivo, l’autostima e la presenza di disturbi internalizzanti in 41 bambini con dislessia.
Lo stile attributivo fa riferimento al modo attraverso il quale noi attribuiamo il merito o la colpa delle cose che ci accadono.
Es: «ho preso un bel voto a matematica perché sono stato fortunato»
«ho preso un bel voto a matematica perché ho studiato e ce l’ho messa tutta»
La letteratura sottolinea come lo stile attributivo ha ripercussioni sulla riuscita scolastica, sull’autostima e sul benessere emotivo dei bambini.
I risultati dello studio condotto mostrano che: i bambini con dislessia, in particolare le studentesse, attribuiscono i successi alla fortuna o a compiti troppo semplici, e i fallimenti a insufficienza di capacità.
In particolare le bambine tendono a fare un’attribuzione interna per gli insuccessi ed esterna per i successi, confermando in questo modo la loro credenza di inadeguatezza.
“sono andata male a italiano perchè non sono capace” (Attribuzione Interna)
“sono andata bene a matematica perchè era facile” (Attribuzione Esterna)
I bambini invece pur mostrando attribuzioni interne in caso di insuccessi tendono ad attribuirli principalmente a mancanza di impegno (causa modificabile).
Es: “sono andato male a matematica perchè non mi sono impegnato”
E’ possibile quindi che I più bassi livelli di autostima riscontrati dalle bambine rispetto ai bambini siano riconducibili ad uno stile attributivo impotente (non modificabile).
Lo studio conferma che la dislessia può avere ripercussione sull’autostima non solo scolastica ma generalizzata a quasi tutti i domini, e che l’immagine di sè costruita a scuola può influire sull’intera personalità.
Infatti l’attribuzione degli insuccessi a una mancanza stabile di abilità induce ansia, inadeguatezza, rassegnazione passività, ma anche scarsa motivazione e impegno.
Questo potrebbe rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo di disturbi d’ansia e dell’umore.
Se gli insuccessi sono ricondotti a mancanza di impegno il bambino può mantenere l’aspettativa di non riuscita futura.
Se vengono attribuiti ad una mancanza di abilità ci sarà maggiore probabilità di sviluppare una sensazione di non poter far nulla per evitare il fallimento.
Tale studio evidenzia l’importanza di prevenire il circolo vizioso che aggrava le difficoltà di questi bambini:
Gli insuccessi scolastici li fanno percepire come inadeguati e li demotivano, aumentando la probabilità di insuccesso scolastico.
Per evitare che il disturbo della letto-scrittura possa avere conseguenze anche sul benessere emotivo del bambino sarebbe opportuno:
- non trascurare una valutazione degli aspetti emotivi del bambino
- pianificare un lavoro di potenziamento dell’abilità carente
- affiancare un sostegno psicologico finalizzato a potenziare l’autostima e permettere un adeguato stile attributivo.
Bibliografia
Marinelli C.V., Romano G., Cristalli I., Franzese A., Di Filippo G. (2016). Autostima, Stile attributivo e disturbi internalizzanti in bambini dislessici. Erikson