DSA: cosa sono e quali sono i passi da seguire dopo aver ricevuto la Diagnosi?

I disturbi di apprendimento sono diagnosticati quando i risultati in test standardizzati, somministrati individualmente, su lettura, espressione, scrittura e calcolo risultano significativamente al di sotto di quanto previsto in base all’età, all’istruzione e al livello di intelligenza. I problemi di apprendimento interferiscono in modo significativo con i risultati scolastici o con le attività di vita quotidiana che richiedono capacità di lettura, scrittura o calcolo.

Quando NON si può parlare di DSA:

  • SE C’E’ DISABILITA’ INTELLETTIVA;
  • SE C’E’ DANNO NEUROLOGICO;
  • SE C’E’ DANNO SENSORIALE;

Perchè si chiamano Disturbi Specifici dell’Apprendimento?

DISTURBI perché NON sono malattie e possiamo parlare di caratteristiche;

SPECIFICI perché non intaccano il funzionamento intellettivo generale (solo se sei intelligente puoi essere anche dislessico);

APPRENDIMENTO perché interessano le abilità di lettura, ortografia, grafia e calcolo.

Quando è possibile fare Diagnosi?

  • DISLESSIA, DISORTOGRAFIA, DISGRAFIA =>Gennaio 2 primaria
  • DISCALCULIA  => Gennaio 3 primaria

Chi fa diagnosi?

Si può completare un iter diagnostico presso:

  • I reparti di Neuropsichiatria Infantile del Servizio Sanitario Nazionale;
  • Gli esperti qualificati nei DSA.

Che differenza c’è tra Diagnosi e Certificazione?

  • La diagnosi è un giudizio clinico, attestante la presenza di una patologia o di un disturbo, che può essere rilasciato da un medico, da uno psicologo o comunque da uno specialista iscritto agli albi delle professioni sanitarie.
  • La certificazione è un documento con valore legale, che attesta il diritto dell’interessato ad avvalersi delle misure previste da precise disposizioni di legge, le cui procedure di rilascio e i conseguenti diritti che ne derivano sono disciplinati dalle suddette leggi e dalla normativa di riferimento.

Cosa fare dopo la Diagnosi?

1.Comunicare la diagnosi al bambino:

Comunicare la verità in modo semplice ad esempio:

ogni bambino è bravo in qualcosa, tu sei molto bravo a giocare a calcio, a ballare ecc; molti tuoi compagni di scuola tutto questo non sanno farlo. Nonostante ciò, come ti rendi conto anche tu, hai delle difficoltà quando leggi/scrivi/fai i calcoli. Ecco, questa tua fatica si chiama dislessia (o qualsiasi altro DSA). Ovvero, hai una buona intelligenza come e più degli altri. Nonostante ciò, sono però molte le persone che, malgrado a scuola abbiano avuto molte difficoltà come te adesso, nella vita sono riuscite a dare il meglio di sé. La dislessia, infatti è molto comune: anche molti altri tuoi compagni potrebbero essere dislessici ma non saperlo..”

  • Comunichiamo sempre la verità al bambino;
  • Diamo un nome alle sue difficoltà;
  • Sottolineiamo le risorse e i punti di forza del bambino;
  • Mostriamogli che tante persone intorno a lui possono avere le stesse caratteristiche (compagni di classe, personaggi famosi ecc.);
  • Condividiamo momenti in cui guardare filmati/video o altro sul tema dei DSA con il bambino.

2.Conoscere la legge 170/10 sui DSA:

  • Per tutelare il bambino è bene conoscere tale legge:

Per la prima volta viene normativamente riconosciuta, definita e regolamentata la materia sui disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. Nell’interpretazione delle definizioni si tiene conto dell’evoluzione delle conoscenze scientifiche in materia.

3.Presentare la diagnosi a scuola e richiedere il  PDP:

Quali passi seguire?

1.Presentare una richiesta di PDP presso la segreteria della scuola;

2.Presentare la documentazione diagnostica in cui vi sia indicato che il bambino/a ha un DSA;

3.Entro 3 mesi dalla richiesta deve essere consegnato il PDP dalla scuola.

Che cos’è il PDP?

E’ un documento previsto dal MIUR in cui si stabiliscono:

  • Le attività di recupero individualizzate;
  • Le modalità didattiche personalizzate;
  • Gli strumenti compensativi e le misure dispensative.

Cosa non è il PDP?

Il PDP non è:

  • un elenco di modalità dispensative/compensative;
  • una lista di caselline/ checklist da spuntare.

L’obiettivo di un buon PDP è la sua PERSONALIZZAZIONE ovvero aiutare il bambino a RAGGIUNGERE LA STESSA META MA CON STRADE DIVERSE!

4.Intervento di potenziamento cognitivo specifico per le difficoltà di lettura/scrittura/calcolo:

  • Ogni bambino con DSA ha un suo margine di miglioramento ed è possibile valorizzarlo tramite precisi esercizi, che definiamo di potenziamento delle abilità di lettura, ortografia, grafia o calcolo.
  • Anche se non possiamo sapere quanto un bambino migliorerà sono molti gli studi che ci indicano come delle attività di potenziamento mirate possano fare progredire una specifica prestazione.

5.Tutoring dell’apprendimento:

  • Il Tutoring dell’apprendimento è un percorso volto all’acquisizione di un metodo di studio attraverso l’uso di strumenti compensativi e di metodologie pensate ad hoc per il bambino;
  • Il suo obiettivo è di rendere autonomo il bambino nello studio e di aiutarlo a trovare strade e percorsi percorribili per arrivare alle stesse mete degli altri bambini!!

Rubrica per Genitori e Insegnanti: “Come affiancarsi senza sostituirsi durante lo svolgimenti dei compiti?”

In questo periodo di quarantena in cui la didattica sta procedendo on-line, molti genitori si ritrovano a seguire i propri figli nella gestione e nello svolgimento dei compiti e delle attività scolastiche.

Abbiamo pensato di fornire piccoli suggerimenti, con la speranza che possano essere utili sia per il bambino, per la formazione della sua autonomia e autostima, sia per i genitori.

Suggerimenti Utili:

NON SOSTITUIRTI AL BAMBINO

  • Non svolgere il compito per lui: Rischi di mandare un messaggio: “non sei capace di farlo da solo”. Quando il bambino riesce a far da solo prova gratificazione che è alla base dello sviluppo dell’ autostima e dell’ autonomia.
  • Affiancalo e incoraggialo: Non sederti accanto per l’intero svolgimento, non gli trasmetterai fiducia nelle sue capacità. Piuttosto stabilisci con lui dei momenti precisi in cui ti siederai per guidarlo in una consegna specifica es.: «leggiamo il titolo insieme».
  • Aiutalo a fare da solo:Diventa un modello di esempio, una guida organizzativa, predisponi un ambiente di studio adeguato, organizzate il materiale, dividete il tempo.
  • Come correggere: Lasciamolo libero di sbagliare, a fine esercizio possiamo ricontrollare insieme guidandolo attraverso un percorso di auto monitoraggio. Non diventare l’insegnante di tuo figlio, ne ha molte ma di madre ne ha solo una.

 

UTILIZZA UN APPROCCIO MULTI-SENSORIALE

  • Per destare curiosità’ e far memorizzare e apprendere informazioni, privilegia gli stimoli visivi, uditivi, cartoncini colorati, disegni, video e mappe.
  • Per la matematica rendi in Immagini il problema oppure costruisci una mappa colorata che indichi la sequenza dei passaggi da svolgere.

 

VALORIZZA LE RISORSE DEL BAMBINO

  • Mostra interesse per ciò’ che fa, per il suo quaderno, per i suoi disegni.
  • Individua le sue abilita’ (es. essere creativo, avere molta fantasia, essere ordinato, essere bravo a disegnare, essere bravo a colorare, essere bravo a scrivere una particolare lettera, ecc..) e riconoscile.
  • Riconosci e valorizza gli sforzi fatti dal bambino indipendentemente dai risultati.

 

RISPETTA I TEMPI DEL BAMBINO

  • Ogni bambino ha i suoi tempi di apprendimento. Ricorda che apprendere non e’ una gara.
  • E’ importante rispettare i tempi che ogni bambino ha e valorizzare sempre il lavoro svolto nel tempo prestabilito.

 

NON HAI TEMPO E LAVORI?

  • Se non hai tempo, lavori o sei in smart working chiedi aiuto a un Tutor dell’ Apprendimento della tua zona.
  • Il ruolo del Tutor dell’ Apprendimento e’ quello di individuare le modalità’ di apprendimento più’ consone per il bambino e costruire insieme un metodo di studio adatto alle sue risorse, individuando gli strumenti compensativi e i materiali multi sensoriali più’ idonei.

Rubrica per Genitori ed Insegnanti

Come può un genitore aiutare i propri bambini/ragazzi ad organizzare lo studio ed i compiti in questo periodo?
Alcuni suggerimenti utili!

  • PREPARATE DELLE TABELLE PER ORGANIZZARE IL LAVORO

(cercate di rendere le tabelle chiare e preparatele insieme ai vostri bimbi) :

  1. Tabella lezioni da seguire!
  2. Tabella compiti da fare!

 

  • DEFINITE INSIEME AL BAMBINO I TEMPI DI LAVORO E QUELLI DI SVAGO

È importante, soprattutto in questo periodo definire dei tempi ed organizzare la giornata del bambino!

 

  • ORGANIZZATE UNO SPAZIO DI LAVORO CHE SIA:
  1.  Ordinato;
  2. Privo di materiale non necessario a quella data attività;
  3. Provvisto di tutti gli strumenti utili a quel dato lavoro.

 

Buon Lavoro!!

DOP Disturbo Oppositivo Provocatorio

Che cosa si intende per Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP) ?

Nel DSM-5 (APA, 2013) il Disturbo Oppositivo-Provocatorio (DOP) rientra nella categoria: “Disturbi da comportamento dirompente, del controllo degli impulsi e della condotta”.

Il DOP è un Disturbo del Comportamento caratterizzato da:

  • Umore collerico e irritabile
  • Comportamento ostinato/oppositivo
  • Comportamento vendicativo

che dura da almeno 6 mesi in bambini di età prescolare o scolare.

Tra le caratteristiche spesso notiamo la tendenza del bambino a:

  • accusare gli altri per i propri errori e per i propri comportamenti
  • sfidare e rifiutare le richieste e le regole degli adulti
  • essere facilmente suscettibile o irritato dagli altri
  • offendere e litigare con gli adulti
  • essere arrabbiato e rancoroso
  • essere dispettoso e vendicativo

Tali comportamenti possono portare a conseguenze a livello relazionale. In particolar modo i comportamenti ostili e di aggressività rendono difficili le relazioni con i pari i quali spesso si stancano e li allontanano dal gruppo. Tale rifiuto innesca un Circolo Vizioso:

Il bambino fa fatica ad adattarsi alle relazioni con i pari mostrando forti difficoltà a instaurare relazioni amicali durevoli. Si ritroverà facilmente isolato dal gruppo e solo. Questo non permetterà al bambino di sperimentare forme di socializzazione più adeguate e ciò porterà ad una maggiore incapacità del bambino di costruire relazioni adeguate e adattarsi ad asse.

Per quanto riguarda l’ Eziologia del problema è multifattoriale, ovvero diversi sono i fattori che contribuiscono allo sviluppo del DOP:

  • Fattori Neurobiologici
  • Fattori Psicologici
  • Fattori Parentali
  • Fattori Socio-Culturali

Il Disturbo Oppositivo Provocatorio spesso può manifestarsi insieme ad altri disturbi tra i quali:

  • Disturbi emotivi
  • Disturbi dell’apprendimento
  • Dipendenze

Il trattamento consiste solitamente in un intervento multimodale e multisistemico che include un lavoro congiunto con:

  • il bambino, attraverso un percorso di Psico-educazione del disturbo e Psicoterapeutico
  • i genitori, attraverso un percorso di Psico-educazione del disturbo e di Parent Training
  • gli insegnanti, attraverso un percorso di Psico-educazione del disturbo ed interventi comportamentali in classe.

“La Sindrome dei Monelli”

«La sindrome dei monelli» è un docu-film che parla di allegria, amore, speranza, ma anche di pregiudizio e ignoranza verso bambini “diversi”: temi universali che riguardano tutti.

E’ un film nato dall’incontro con centinaia di genitori, insegnanti, esperti, e racconta l’avventura di Julia, una bambina “iperattiva e disattenta”, della sua famiglia e della ricerca instancabile di modi e strumenti per aiutarla a vivere una vita “normale” e serena.

Il film riesce a mettere in evidenza e mostra in maniera chiara e reale le caratteristiche cognitive, emotive, comportamentali dei bambini con disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD), i costrutti psicopatologici e le conseguenze dell’ ADHD.

ASPETTI COGNITIVI

I protagonisti del film mostrano:

  • difficoltà a mantenere l’attenzione (in classe, in gruppo, in seduta)
  • difficoltà ad autoregolare, pianificare e organizzare i compiti e le attività da svolgere
  • difficoltà a inibire i propri comportamenti e ascoltare le regole proposte
  • tendenza ad essere impulsivi

 

ASPETTI EMOTIVI e COMPORTAMENTALI

I protagonisti del film mostrano difficoltà a regolare le proprie emozioni. Tale difficoltà si evidenzia con stati emotivi intensi di Rabbia, Frustrazione e conseguenti reazioni di pianto e isolamento.

 

COSTRUTTI PSICOPATOLOGICI

Tra i protagonisti del film spesso emergono schemi personali e visioni negative di sé caratterizzate da un senso di incapacità, responsabilità, inadeguatezza.

Spesso madri e insegnanti di bambini con ADHD sviluppano comportamenti controllanti nei confronti del bambino incentrati sull’uso di rimproveri eccessivi e incoerenti che si rivelano inefficaci. L’alternanza tra comportamenti improntati al controllo e la rinuncia verso la gestione delle condotte del bambino determinano un circuito di mantenimento che influisce come fattore che mantiene o diminuisce ulteriormente l’autostima del bambino e rafforza una visione negativa di .

 

CONSEGUENZE

Il film mette in evidenza le conseguenze e i disturbi secondari che spesso bambini con ADHD possono manifestare:

  • Difficoltà scolastiche (i bambini tendono a finire in fretta, non rileggere, distrarsi, non mettono in atto strategie per la memorizzazione, non attendono la fine della spiegazione, si alzano)
  • Problematiche interpersonali (rifiutati nel gruppo dei pari, valutati negativamente dagli insegnanti, comportamenti intrusivi, provocatori, aggressivi con i coetanei e non)

 

«La Sindrome dei Monelli» è un docu-film in grado di sensibilizzare la tematica dell’ADHD illustrando in maniera chiara e reale le fatiche del bambino, dei genitori e degli insegnanti.

Buona Visione!

Attività per Stimolare la Memoria di Lavoro

Spesso i genitori ci chiedono cosa possono fare a casa con i loro bambini per poter continuare ad allenare a casa la Memoria e in particolare la Memoria di Lavoro (o Working Memory).

Di seguito elencheremo dei semplici giochi e attività che potrete costruire e fare insieme per Stimolare la Memoria di Lavoro.

 

MEMORIA DI LAVORO UDITIVA

LISTE:

  • Leggi una lista di animali (parti con pochi poi aumenta), chiedi al bambino di ripetere i tre animali più grandi.
  • Leggi una lista di supereroi o personaggi che il vostro bimbo ama e chiedi di rievocare gli ultimi tre personaggi nominati.
  • Leggi una lista di personaggi o nomi di giochi preferiti del bambino e chiedi di ripeterla in ordine alfabetico.
  • Leggi una lista che contenga sia numeri che lettere, chiedi al bambino di rievocare prima i numeri e poi le lettere in ordine crescente.

 

GIOCHI IN SCATOLA

  • Occhio ai Vichinghi (Erickson)
  • C’era un Pirata (Erickson)
  • Mostri in mostra (Erickson)
  • Carte di Uno

 

APP

Scarica le Applicazioni:

“Working Memory Training”

“Simon Says Farm Minigame”

Aiuteranno a stimolare la memoria di lavoro e la capacità di riprodurre sequenze mnemoniche.

Buon divertimento e buon allenamento!!

Attività per Stimolare le Abilità di Calcolo

Spesso i genitori ci chiedono cosa possono fare a casa con i loro bambini per poter continuare ad allenare a casa le abilità di calcolo e come rendere più divertenti le Tabelline.

Di seguito elencheremo dei semplici giochi e attività che potrete costruire e fare insieme per Stimolare le Abilità di Calcolo.

 

GIOCHI SUL CALCOLO MENTALE

Prendete una palla e scriveteci i numeri da 1 a 10. Il primo giocatore tocca un numero e lancia la palla ad un compagno. Chi riceve la palla dovrà effettuare l’operazione scelta dal giudice, ad es. sommare il numero del compagno e il numero che avrà toccato a sua volta. A partire dal risultato il terzo giocatore effettuerà la seconda operazione e così via

 

TABELLINE

  • Il Domino delle tabelline
  • Tabelline in Musica (Su MelaMusicTv trovate una canzone per ogni tabellina)
  • La tombola delle tabelline (Una normale tombola e al posto dei numeri tirate fuori dal sacchetto delle moltiplicazioni)
  • Il Memory delle Tabelline

 

GIOCHI DA TAVOLA

  • Monopoli (Conteggio del denaro)
  • Giocadomino (Operazioni entro il 20; Operazioni entro il 100) (Erickson)
  • Rispolveriamo i Giochi con le Carte (Assopigliatutto, Scopa, Briscola, Rubamazzetto)

 

APP E SITI WEB

  • Applicazioni per Tabelline e Calcoli: «Montessori Math» «Montessori Monster» «Tabelline e amici»,, «Puzzle di Matematica», «Math Land»
  • Siti Webt: Matika.it , Baby-flash.com

 

Ora non vi resta che giocare! Buon divertimento e buon allenamento!