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IL PROCEDURAL MEMORY TRAINING O TRAINING PER LA MEMORIA PROCEDURALE è un intervento di Stimolazione Cognitiva che può essere utilizzato con persone che presentano Malattie Neurodegenerative, come la Malattia di Alzheimer.

La memoria procedurale o memoria implicita fa riferimento alle conoscenze di procedure acquisite in modo non consapevole (es. andare in biciletta).

Tale intervento è volto a sostenere e incrementare l’apprendimento procedurale, sensoriale e motorio, e comprende specifiche tecniche comportamentali che promuovono l’acquisizione delle sequenze motorie.

La strategia principale è quella della Task Analysis che consiste nella scomposizione dell’azione complessa in atti semplici. L’allenamento avviene in maniera graduale. Solo quando il soggetto ha acquisito padronanza in una determinata azione si passa all’addestramento del secondo step, e così via.

Per insegnare ciascuna abilità si possono utilizzare varie tecniche:

  1. Concatenamento retrogrado, l’apprendimento avviene per gradi, dall’ultimo step fino al primo.
  2. Modellamento, il trainer mostra la corretta esecuzione dell’atto e il soggetto si limita a riprodurla per imitazione.
  3. Prompting, l’esecuzione del comportamento è accompagnato da suggerimenti verbali.
  4. Apprendimento senza errori, il paziente osserva e imita atti semplici, poi più complessi, evitando errori.

L’efficacia di tale intervento è supportata dalle numerose prove sperimentali che mostrano come l’abilità di memoria procedurale nella Malattia di Alzheimer di grado lieve e moderato sia conservata.

Studi hanno dimostrato che i malati di Alzheimer sono in grado di apprendere abilità motorie e percettive e mantenerle per un lungo intervallo di tempo.

Per definire il protocollo è importante valutare il grado di compromissione e le abilità residue della persona con malattia di Alzheimer, e successivamente coinvolgere familiari e operatori affinché l’addestramento possa generalizzarsi anche nei contesti di vita quotidiana.

L’obiettivo dell’intervento è l’incremento dell’autonomia del soggetto, pertanto i caregiver potranno apprezzare una progressiva riduzione del carico assistenziale.

 

BIBLIOGRAFIA

Guida alla valutazione e al trattamento delle demenza nell’anziano. Strumenti e tecniche per l’operatore. Laura Bianchin e Silvia Faggian, 2017. FrancoAngeli

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